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Il salone: novità e trend

Nel digitale arginata la crisi

di Marco Magrini

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8 gennaio 2010

LAS VEGAS. Dal nostro inviato
A Las Vegas, in mezzo a un'oceano di smartphone, smartbook e ora anche di smart-tv collegate al web, l'intelligenza digitale dilaga. Eppure, una sfera di cristallo analogica farebbe comodo. Gli oltre 110mila, arrivati ieri in Nevada per l'annuale Consumer Elettronics Show – meglio noto come Ces, una fiera per addetti ai lavori e non aperta al pubblico – hanno un difficile compito: riuscire a intuire, in un colpo solo, le tendenze della tecnologia, le strategie della concorrenza e l'umore del mercato. «Quest'anno, ci attendiamo che il fatturato del settore rimarrà stabile», dice Steve Koenig, direttore della ricerca alla Cea, l'associazione americana delle imprese elettroniche che da 47 anni organizza l'appuntamento di Las Vegas. Farebbe bene a non lamentarsene.
L'anno scorso, nel pieno della fase recessiva, il fatturato globale dell'industria tecnologica è sceso di appena il 2 per cento, a quota 681 miliardi di dollari. Certo, questo è avvenuto anche grazie al contributo di Cina e altri paesi in via di sviluppo (secondo le previsioni della Cea, anche quest'anno il mercato cinese della consumer electronics crescerà del 10%, e del 6% quello sudamericano). In America ad esempio, nel 2009 il volume d'affari è sceso del 7,8%, nonostante il numero dei prodotti venduti sia cresciuto del 10%. E l'area geografica dove le cose sono andate peggio è l'Europa dell'Est: -36%. Ma è evidente che, su scala globale, l'industria dell'elettronica è molto più resistente alle crisi economiche di altri settori.
«C'è una luce in fondo al tunnel – ha proclamato ieri Gary Shapiro, il presidente della Cea, nell'aprire la grande fiera – è la luce splendente dell'innovazione». Shapiro punta il dito sullo strabiliante numero di prodotti esposti a questa edizione del Ces (oltre 20mila) e all'ambizioso numero di nuovi espositori presenti (330, su un totale di 2.500). «Non so se sia solo una professione di ottimismo e di speranza – dice Andy Mulcahy, uno dei molti analisti di cose tecnologiche arrivati in massa a Las Vegas – ma la ripresa dei consumi tech sembra essere dietro l'angolo».
Le grandi aziende non ci sperano: ci scommettono. «Le tecnologie per l'automobile intelligente e "verde" – ha detto ieri l'amministratore delegato di Ford, Alan Mulally – ci aiuteranno a servire meglio la clientela e a distinguerci dalla concorrenza». La nuova linea di auto, battezzata MyTouch, include un monitor a otto pollici e il riconoscimento vocale per radio, lettore Mp3, sistema di navigazione e telefono cellulare. A cui si aggiunge il servizio Sync, sviluppato con Microsoft, che presto includerà allarmi e Sms vocali, in modo da minimizzare le distrazioni per l'autista. Queste tecnologie, ha spiegato Mulally, saranno montate di serie nell'80% delle automobili nel catalogo Ford, nel giro di quattro anni. È l'alba della smart-car, l'auto intelligente.
Di fatto, quel che testimonia l'appuntamento di Las Vegas è che il mondo digitale sta rapidamente occupando gli spazi rimasti liberi. Anche se, forse, in un caos creativo (e commerciale) che rischia di confondere il consumatore. Fino a un mese fa, i lettori di libri elettronici erano quattro o cinque. La settimana prossima, dopo la fiera di Las Vegas, saranno quasi una trentina. «Sono ventotto anni che partecipo al Ces – ha detto ieri Shapiro – e posso onestamente dire che non si è mai vista così tanta innovazione in mostra come oggi». L'inesauribile inventiva dell'industria elettronica, nonché l'alto grado di competizione, sta sfornando nuovi incroci fra prodotti, rendendo più difficile una loro semplice definizione: il tablet di Hp presentato due giorni fa da Steve Ballmer di Microsoft è un computer, un e-book reader o un esempio della nuova categoria degli smartbook?
La Cea stima che, in questo 2010 appena cominciato, verranno venduti 1,1 miliardi di telefoni cellulari e 161 milioni di pc (sempre più portatili e sempre meno da tavolo), mente continuerà la cavalcata delle televisioni Lcd che, insieme ai netbook e ai lettori Blu-ray (ovvero i Dvd ad alta definizione) hanno tenuto in vita il mercato nel 2009. Qualcos'altro, farà altrettanto nell'anno appena cominciato. O almeno è quel che dicono gli executive dell'elettronica mentre, dietro la schiena, tengono le dita incrociate.

8 gennaio 2010
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